“Da Nordio e Piantedosi non una sola parola d’autocritica o di scuse per aver liberato un pericoloso criminale. Perché il punto più drammatico è proprio questo: ora che Almasri è di nuovo libero di agire, come potrà l’Italia chiamarsi fuori da corresponsabilità rispetto a nuove uccisioni, torture o stupri? Il nostro Paese sarà inevitabilmente considerato complice di tutti i crimini che Almasri e i suoi uomini commetteranno d’ora in poi. È un colpo micidiale alla nostra credibilità internazionale, tra le popolazioni africane, quelle che da un lato diciamo di voler aiutare col piano Mattei e poi, dall’altro, lasciamo alla mercè delle peggiori organizzazioni criminali. Soprattutto è un’onta per la nostra storia, per i valori che diciamo di rappresentare, che molto difficilmente riusciremo a cancellare.”
Così in una nota il senatore e vicepresidente del Gruppo per le Autonomie, Luigi Spagnolli
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