Ripensare Bolzano a partire dai consigli di quartiere

Nei giorni 30 gennaio e 5 febbraio si sono tenute nella sede PD due riunioni in cui i circoli hanno avuto occasione di confronto con le consigliere e i consiglieri di quartiere del PD. Con la moderazione di Monica Bancaro e Salvatore Falcomatà nella doppia veste di consiglieri e segreatri di circolo, e di Luigi Siciliano, gli incontri hanno passato in rassegna tutti i quartieri, e visto interventi fra gli altri di Daniele Moretti, Mirko Bez, Pervez Jarral, Diego Laratta.

Dal confronto è emerso in particolare che lavorare bene sulle poche competenze come verde e arredo urbano può avere in modo indiretto un effetto positivo anche su questioni non di competenza, come la sicurezza. Fra le iniziative positive: promozione del lavoro degli steet worker nella prevenzione del disagio; offerta di svago e integrazione con feste di quartiere, musica, gioco e attività fisica. La rimozione delle barriere architettoniche e la creazione di percorsi tattili per ipovedenti in piazza Matteotti e Anna Frank, o l’uso invernale grazie alla doppia recinzione dei campetti del Lido sono solo alcuni esempi delle iniziative ben riuscite e da replicare e diffondere.

Allo stesso tempo, sono emersi molti limiti dell’attuale regolamento del decentramento. Come base per una proposta di riforma dei consigli quartiere, Daniele Moretti, cui va un particolare ringraziamento per la preparazione del dossier, ha riassunto i punti saluenti di una precedente proposta PD del 2019, che purtroppo non ebbe seguito. Dalla discussione sono emersi alcuni punti salienti che potrebbero esseri considerati in una nuova proposta:

1) snellimento numero consiglieri da 11 a 7;
2) semplificazione della procedura per il rilascio dei permessi per uso delle sale, rendendola un automatismo più rapido;
3) definizione chiara delle competenze;
4) richiesta di pareri ai consigli di quartiere non a pioggia ma solo su argomenti di loro competenza;
5) rilancio del ruolo di consiglio di quartiere come indispensabile raccordo tra il Comune e la cittadinanza;
6) attraverso i quartieri rilanciare la partecipazione attiva dei cittadini con la possibilitá di fare proposte oltre che lamentele;
7) potenziamento dei centri civici, anche attraverso un adeguato organico in grado di garantire un efficiente funzionamento del consiglio di quartiere.

Di particolare importanza i punti 3 (definizione competenza) e 4 (pareri) per ottenere un migliore funzionamento dei consigli. Altri incontri saranno programmati per una riflessione ulteriore e un definizione condivisa di una proposta di riforma dei consigli. E certamente il confronto nei circoli con la rappresentanza nei consigli di quartiere diverrà un appuntamento permanente.

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